Seminario "Doping: contrasto, prevenzione e promozione della salute"
Posted by linfordbif in Training"Doping: contrasto, prevenzione e promozione della salute" - 8 Novembre 2017 dalle 09:30 alle 13:30 presso il Centro Studi Città di Orvieto - Palazzo Negroni, Piazza Corsica.
L'obiettivo che il Servizio Aziendale di Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Usl Umbria2 si pone è quello di diffondere tra i professionisti la cultura della promozione della salute e la prevenzione quali obiettivi prioritari dei nuovi piani di prevenzione regionali, soprattutto rispetto ad alcuni fattori determinanti.
La lotta al doping e all’assunzione di sostanze deve essere elemento essenziale e si deve esprimere con una sinergia di interventi, che passano attraverso il fronte culturale, educativo, sanitario e sportivo. La progettazione partecipata e le evidenze scientifiche sono elementi essenziali di questa attività, ai fini dell’efficacia dell’azione.
Durante i lavori saranno presentati i risultati del progetto “Sistemi intelligenti di ausilio alle decisioni per l'identificazione precoce e la dissuasione all'utilizzo del doping”.
Per le iscrizioni inviare una mail al Tutor del corso tramite i Responsabili di Struttura per la Dirigenza e le Posizioni Organizzative per il Comparto.
www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
I TEMPO RUN NELLO SPRINT PER CORRERE VELOCE
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I Tempo Run sono uno strumento importante da utilizzare nella preparazione dai 100 ai 400 metri. Nei Tempo Run, in inglese Tempo indurance, le intensita´ sono relativamente basse, si varia dal 60 al 70%.
La quantita´ in questi allenamenti e´ relativamente alta, soprattutto per uno sprinter, si va´ dai 1800 metri ai 3000 metri totali.
Le distanze che possiamo utilizzare sono diverse anche a seconda della distanza che prepariamo, dalle caratteristiche dell´Atleta e da che allenamenti abbiamo fatto i giorni precedenti.
Esempi di Tempo run possono essere:
- 10x200 metri con 2´di recupero
- 8x300 metri con 2´ di recupero
- 6x400 metri con 3´ di recupero
- 20x100 metri con 1´ di recupero.
La cosa importante in questi allenamenti e´ di tenere sempre lo stesso ritmo in tutte le prove.
Questi allenamenti sono importanti per diversi motivi:
- l´Atleta impara a distribuire le energie
- l´Atleta impara a sentire il tempo ed avere padronanza delle proprie capacita´
- Lavoriamo bene sulla tecnica
- Miglioriamo la capacita´ delle cellule di utilizzare ossigeno
- Migliorano il recupero degli allenamenti precedenti
- Sono un allenamento ideale da fare il giorno dopo un allenamento lattacido intenso
- Sono allenamenti che ci permettono di creare le basi per poter reggere allenamenti corposi ed intensi successivi.
I Tempo Run vanno tenuti nel corso di tutta la preparazione, dal GPP sino anche nel periodo gare. Sono uno strumento indispensabile che ti consiglio di inserire sempre, una due volte la settimana, nel tuo programma allenamenti.
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LE FASI DELLA PREPARAZIONE NELLO SPRINT
Posted by linfordbif in Training- Entry GPP
- GPP
- SPP
- SPP1
- TAPER
LA RESPIRAZIONE NELLO SPRINT
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Controllare la respirazione ed avere una respirazione che sia in simbiosi con la azione di corsa e´ fondamenale per correre in modo efficiente e veloce.
Nel Drive, nella fase di accellerazione, alcuni atleti usano trattenere il fiato, Ancora meglio e´ espirare l´aria dai polmoni, cosi´ avrai piui´ forza ed energia nell´azione di spinta.
Nella fase lanciata e´ bene respirare, anche in un 60 metri come in un 100 metri. La respirazione deve essere regolare, veloce ed inspirazione ed espirazione e´bene che abbiano la stessa durata. Il ritmo della respirazione deve essere regolare, puo´ essere 2+2 ( 2 passi + 2 passi ), 1+1 al massimo 3+3 in modo che la velocita´della respirazione sia in sincronia con la biomeccanica di corsa.
Con la respirazione possiamo darci energia, renderci nervosi , importantissimo in una gara di velocita´. Respirando velocemente attiveremo il sistema nervoso e cardiocircolatorio, ci renderemo nervosi, svegli e pieni di energia, se d´altrocanto respiriamo lentamente ci rilasseremo. Da questo vediamo come sia importante la respirazione anche quando corriamo veloce, avere una respirazione troppo lenta potrebbe frenarci.
In un 400 metri e´ importantissimo avere una respirazione regolare, questo ci aiutera´ a distribuire le energie ed a correre sciolti, fondamentalenel giro di pista. Soprattuto nel finale di gara, quando la respirazione si fara´ piu´ affannosa e frequente, dobbiamo tenere sotto controllo anche la respirazione per chiudere al meglio la gara.
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LA MENTALITA´ VINCENTE: 12 CARATTERISTICHE DEI CAMPIONI
Posted by linfordbif in TrainingQuali sono le caratteristiche di un Atleta vincente?
Al contrario di quanto si possa pensare non e´ tanto il fatto che si arrivi al successo che porta ad avere determinate caratteristiche, quanto il contrario. E´proprio il possedere determinate caratteristiche che porta al successo.
Vediamo assieme 12 caratteristiche di un Atleta vincente:
1) Ha un obiettivo fisso e costante nella mente
2) Ha una visione, sa´gia´ spesso sin da piccolo dove vuole arrivare
3) "Training first" l´allenamento ha la priorita´ su tutto
4) Niente scuse, si focalizza sulla performance, sulla gara e sull´allenamento.
5) Si adatta a tutto
6) lavora in simbiosi con l´allenatore
7) Si focalizza su se stesso, guarda solo cio´che fa´ e non cio´che fanno gli altri
8) E´ resiliente
9) Ama la fatica
10) Vuole sempre migliorarsi
11) Ama lo stress, in una situazione difficile si trova a suo agio
12) ama gareggiare
VIDEO: LA MENTALITA´ VINCENTE 12 CARATTERISTICHE DEI CAMPIONI
COME PORSI UN OBIETTIVO?
Posted by linfordbif in TrainingAvere un obiettivo per un Atleta risulta fondamentale, chi ha ben presente il suo obiettivo ha anche bene in Focus il motivo per cui si sta´ allenando. Avere un obiettivo aiuta ad avere una forte spinta motivazionale, fondamentale per raggiungere grandi risultati.
L´obiettivo deve avere 3 caratteristiche:
1) L´obiettivo deve essere preciso, devi sapere esattamete e precisamente quale sia il tuo obiettivo. Questo ci aiutera´ a focalizzarci bene sul nostro obiettivo ed attiveremo una serie di meccanismi mentali che ci aiuteranno a focussarci ed a raggiungerlo. Ad esempio correre i 100 metri in 11"99, o la maratona in 3 ore e 50´. Porsi un obiettivo di correre i 100 metri sotto i 12" o la maratona sotto le 4 ore sarebbe troppo generale.
2) L´obiettivo deve essere difficile, comunque raggiungibile. Porsi un obiettivo troppo facile risulterebbe non sono non motivante ma anche demotivante. D´altrocanto porsi un obiettivo troppo difficile risulterebbe frustrante. Quindi al fine di avere una grossa carica agonistica e motivazionale e´ importante analizzare bene le proprie possibilita´ e porsi un obiettivo raggiungibile e difficile per raggiungere il quale dovremmo impegnarci al massimo delle nostre possibilita´ .
3) L´obiettivo deve essere ecologico, nel senso che deve essere in sintonia con la tua vita e con le altre tue priorita´. Se ad esempio hai una famiglia e ci tieni, e´ bene che investi si tempo negli allenamenti come anche nella famiglia.
Ti consiglio di scrivere il tuo obiettivo in qualche posto che guardi spesso in modo da aiutarti ad avere sempre presente il tuo obiettivo. Il tuo obiettivo non deve essere solo un sogno bensi´ un incubo.
Visualizzarti mentre raggiungi il tuo obiettivo ti aiutera´ sicuramente a raggiungerlo.
VIDEO: COME PORSI UN OBIETTIVO
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Personal Trainer & Mental Coach
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ALLENAMENTO RIPETUTE PER IL MEZZOFONDO: 10x300 m
Posted by linfordbif in TrainingBiffi Daniele
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TRE CONSIGLI PER RECUPERARE GLI ALLENAMENTI
Posted by linfordbif in Training
Vediamo assieme 3 consigli utili per recuperare meglio gli allenamenti, sopratutto allenamenti pesanti e lattacidi.
Il consiglio numero uno e´ quello fare, finito l´allenamento, il cosiddetto "Cool down", in italiano "raffreddamento". Nel cool down ti consiglio di fare da uno a tre giri di campo di corsa lenta, stretching leggero, stretching dinamico e mobilita´.
Passiamo al consiglio numero 2 che e´ quello di fare, dopo l´allenamento, la doccia fredda almeno sulle gambe per circa un minuto. Finita la doccia sentirai salire il calore, avrai attivato la circolazione e quindi aiuteremo lo smaltimento di acido lattico e tossine.
L´ultimo consiglio, il numero 3, e´ quello di farti dei massaggi, o ancora meglio farteli fare da un fisioterapista. Perfetto se li fai con l´arnica o comunque con un olio tonificante.
VIDEO: 3 CONSIGLI PER RECUPERARE AL MEGLIO GLI ALLENAMENTI
Daniele Biffi Personal Trainer & Mental Coach http://www.fastandfit.info/
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ALLENAMENTO RIPETUTE PER IL MEZZOFONDO: 4X4X300 M
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ALLENAMENTO A DIGIUNO: MIGLIORARE LA POTENZA LIPIDICA
Posted by linfordbif in TrainingLa potenza lipidica possiamo definirla come il consumo di lipidi che l´organismo utilizza nel lasso di tempo per produrre energia. Per chi pratica sport aerobici la potenza lipidica e´ una componente fondamentale per ottenere e migliorare le proprie prestazioni.
La potenza lipidica possiamo allenarla ed un metodo molto efficace e´ sicuramente la corsa a digiuno, dove per digiuno intendiamo correre dopo 10 ore almeno dall´ultimo pasto. La soluzione migliore quindi e´ certamente il correre la mattina appen svegli.
Dopo 10 ore di digiuno abbiamo praticamente bruciato tutti gli zuccheri nel sangue quindi cominciamo ad allenarci gia´ in carenza di zuccheri.una delle fonte energetiche principali rimangono i grassi. Cominciamo cosi´ da subito a bruciare grassi.
Studi hanno provato che allenarsi a digiuno migliora la capacita´delle cellule di immagazzinare carboidrati, sino al 50%, fattore importantissimo ovviamente per chi prepara la maratona come gare estreme, triatlon, 100 km etc. Inoltre e´ provato che allenandoci a digiuno si puo´aumentare la capacita´ di bruciare grassi per produrre energia (quindi miglioriamo la capacita´lipidica).
Le prime volte ti consiglio di provare correndo relativamente poco, quindi dai 20´ ai 30´.Poi aumentare sempre di piu´ sino ad arrivare, se sei ben allenato, a 90 minuti di corsa al 70% del battito cardiaco.
La sera prima, quando decidi di correre a digiuno, ti consilio di cenare a base di carboidrati in modo da fare il pieno di energie.
Consiglio sempre, sopratutto se inizi ora a correre, di parlarne prima col tuo medico per accertarsi delle tue condizioni fisiche e cardiache
VIDEO: ALLENAMENTO A DIGIUNO: MIGLIORARE LA POTENZA LIPIDICA
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INFIAMMAZIONE DEL TENDINE D´ACHILLE: CAUSE E RIMEDI
Posted by linfordbif in Training
L´infiammazione al tendine di achille e´ abbastanza comune nel mondo della Atletica sopratutto nello Sprint e nei salti. Le cause possono essere molteplici: possiamo aver lavorato molto ad alte intensita´ nelle ripetute in pista come anche nella quantita, come il correre su una pista troppo dura o troppo vecchia, possiamo aver corso con scarpe troppo usurare, possiamo aver fatto troppi lavori di pliometria per lo meno per quello che i tendini possono sopportare.
Una delle cose piu´ importanti da controllare, se vogliamo guarire dalle infiammazioni del tendine d´achille come anche altre infiammazioni e se vogliamo evitarle, e´ quella di controllare il nostro pH.
Se il nostro pH e´ tendente all´essere acido il rischio e´ quello di avere una situazione di stress ossidativo ed una rottura dell´equilibrio fisiologico. Se l´infiammazione sfugge al controllo, il passo verso una situazione di stress ossidativo e di una infiammazione subclinica cronica e´ breve.
Se il nostro organismo e´ sotto attacco ed esposizione di sostanze irritanti la risposta infiammatoria si protrae diffondendosi in tutto il corpo e diventando appunto sistemica. Qui i processi infiammatori sono bassi, quasi impercettibii si ma ci sono.
Le cause possono essere diverse: Stress, obesita´, fumo, carenza di vitamina D, medicinali, alcool, in primis comunque rinane l´alimentazione.
L´infiammazione la possiamo misurare con le analisi del sangue, misuranco la Proteina C reactiva, solo quando pero´ si tratta di una infiammazione acuta. Le strumentazioni normalmente usate sono inadatte a rilevare infiammazioni a livelli molto piu´ bassi che sarebbero appunto indice di infiammazione subclinica cronica.
Un indice facile, veloce ed economico e´ quello di misurare il pH e´ quello di usare delle cartine tornasole e misurare, la mattina prima di fare qualsiasi cosa, il pH di saliva o urine (o entrambi). Il pH puo´ essere un ottimo indce per controllare l´infiammazione corporea.
Se il tendine e´ infiammato con molta probabilita´ anche il pH sara´ tendente all´acido. Se e´cosi´ il mio consiglio e´quello di portare il pH ad un livello alcalino attraverso l´alimentazione. Normalmente quando il livello del pH torna alcalino, l´infiammazione al tendine di achille si allieva e spesso si guarisce.
Altri consigli che posso darti sono:
1) rivolgerti ad un fisioterapista
2) cambiare scarpe
3) fare massaggi con arnica
4) 3 volte al giorno: mettere in ammollo i piedi 30" in aqua bollente + 30" in acqua gelata per almeno 5 volte.
5) mettere dei Kinesio
6) terapie con laser ed onde d´urto
ALIMENTAZIONE E SPORT, COSA MANGIARE PER CORRERE VELOCE: L´AGLIO
Posted by linfordbif in TrainingL´aglio e´ sicuramente un alimento che, sopratutto uno sportivo, dovrebbe consumare quotidianamente. L´aglio e´ una pianta erbacea bulbosa che proviene dalla asia centrale. L´uso dell´aglio ha storia antica, i greci veniva usata dagli sportivi come tonificanti per migliorare le prestazioni, in egitto veniva dato agli schiavi come energetico.
Una delle principali caratteristiche dell´aglio e´ di essere un antibiotica naturale molto potente ed ha una particolarita´ molto interessante: combatte i batteri patogeni ed al contempo di salvaguardare e di promuovere la formazione della flora battera saprofita. Quindi ci aiuta a combattere i batteri che ci fanno male ed aiuta la formazione dei batteri che ci aiutano.
L´aglio aiuta a combattere l´ipertensione, i reumatismi, il colesterolo, aiuta la digestione, ha proprieta´ anticoauglanti, auta la circolazione ed ha proprieta´ antiossidanti.
Un´altra importante particolarita´ dell´aglio e´ quella di aiutarci ad eliminare i metalli pesanti, in quanto i composti solforati si legano alle molecole dei metalli pesanti come mercurio piombo e cadrio favorendone quindi l´eliminazione.
L´aglio contiene gli alcaloidi che lavorano come l´insulina aiutando a ridurre la glicemia e quindi a prevenire il diabete ed e´un alimento consigliabile ha chi gia´ ne soffre.
L´aglio contiene anche l´acidi fitilico che favorisce la crescita cellulare, quindi aiuta a mantenere pelle e capelli sani e forti.
L´aglio ha circa 100 calorie ogni 100 grammi, che difficilmente consumeremo quotidianamente, contiene minerali ed una buona dose di vitamina C ( 30mm ogni 100 Grammi).
Oltre a tutto questo l´aglio e´ buono ed e´ ottimo per migliorare i sapori della nostra cucina.
VIDEO: MANGIARE PER CORRERE VELOCE: L´AGLIODaniele Biffi
Personal Trainer & Mental Coach
I SEGRETI DI UN ATLETA VINCENTE: LA RESILIENZA
Posted by linfordbif in TrainingUna capacita´ che accomuna i cosiddetti "Atleti vincenti" e´ sicuramente la resilienza. La resilienza e´ un ingrediente fondamentale per avere successo nello Sport, come nella vita.
La resilienza possiamo definirla come la capacita´ di un individuo di affrontare e superare con successo dei traumi, delle difficolta, delle esperienze negative che per un atleta possono essere un infortunio o una sconfitta.
Nietzsche diceva "tutto cio´ che non mi uccide mi rende piu´ forte", questo puo´ essere lo slogan di un Atleta vincente. Per un Atleta resiliente non esistono dificolta´ o problemi bensi´ sfide da superare: Ogni problema quindi e´ visto come una sfida, anzi come una opportunita´ di crescita. Questa capacita´ e modo di pensare é importantissima e permette all´atleta di progredire e di migliorarsi, per realizzare performance di livello.
Un Atleta resiliente ha una grande autostima che e´ la base per poter essere forte. Essere consapevole delle propre forze aiuta molto a superare le difficolta´ con sicurezza.
La persona resiliente si focalizza sul positivo, e´ capace di trarre cogliere il lato positivo da ogni esperienza. Questo e´ importantissimo, da ogni esperienza possiamo trarre qualcosa di positivo ed imparare. Da ogni esperienza possiamo trarre un insegnamento che ci permetta di milgiorare e la volta successiva evitare gli eventuali errori fatti.
Capire gli errori e cercare di imparare per evitarli nel futuro e´ certamente importante per migliorarsi ed ottenere grandi risultati.
Se ti capita qualche problema o difficolta´, comincia magari a vederla come una opportunita´ di miglioramento.
COME PREPARARE I 1000 METRI
Posted by linfordbif in TrainingI 1000 metri sono una gara di mezzofondo veloce. La componente aerobica ne 1000 metri e´di circa l´80% contro il 20% di anaerobico.
Gia´da questo possiamo capire quanto il lavoro aerobico in allenamento sia poi fondamentale, quindi il primo consiglio e´ sicuramente fare tanti kilometri e vedere molta strada passare sotto i tuoi piedi. Quindi 60´sino a 90´ di fondo lento sono perfetti, almeno una volta la settimana meglio 2. Consigliabili sono anche dei collinari.Importanti sono anche i lavori in pista, lavori anaerobidi lattacidi come anche allenamenti di velocita´. Ripetute dai 500 ai 1000 metri per un totale di 4000/6000 metri al ritmo dei 1500 metri come anche .
Ripetute dai 200 ai 400 metri per un totale di 2000/3000 metri al ritmo dei 1000.
Importante e´ anche la forza, consiglio di allenarsi con esercizi di forza naturale, fare gradoni e salite.
Molto importante e´ sicuramente la tecnica di corsa, bisogna saper correre alti, spingere bene con i piedi ed alzare le ginocchia e saper correre sciolti.
Imparare a gestire e distribuire le energie diventa fondamentale. Come consiglio generale e´ bene partire decisi i primi 300 metri, poi cercare di tenere la velocita´ risparmiando energie e correndo sciolti sino ai 600 metri dove e´bene cominciare a progredire. Ai 700 metri e bisogna cominciare a spingere e a dare quel che e´ rimasto nel serbatoio. Nel rettilineo finale dare tutto, la linea d´arrivo e´sempre piu´ vicina.
VIDEO:
Buon Allenamento,
Daniele Biffi Personal Trainer & Mental Coach http://www.fastandfit.info/ runfast@fastandfit.info
LA RESPIRAZIONE NELLA CORSA: IMPARIAMO A RESPIRARE
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LE FASI DEI 100M: LA FASE FLY/LANCIATA
Posted by linfordbif in TrainingI 100 metri piani sono la gara olimpica all´aperto piu´ corta e veloce in Atletica Leggera. I 100 metri possiamo dividerli in 3 fasi:
- Partenza
- Drive/Fase di accellerazione
- Fase Fly/Lanciata
In questo articolo parliamo della fase Fly.
Una volta terminata la fase Drive, inizia la fase fly. La fase fly/lanciata inizia tra i 20 ed i 60 metri, piu´ un velocista e´ veloce piu´ la fase Drive/accellerazione si protrae e piu´ tardi iniziera´ la fase fly. All´inizio della fase fly avremo quasi raggiunto la velocita´ massimale che comunque raggiungeremo nella fase fly. Il busto sara´ eretto, la testa parcheggiata sulle spalle, il busto e´ alto e si spinge forte con i piedi.
Nella fase lanciata importantissimo e´ restare sciolti, le ginocchia salgono crando un angolo ideale di 90° col busto, si spinge bene con il piede e si stende la gamba sotto. Stare decontratti nella fase di volo e prepararsi a spingere al passo successivo e´ assolutamente fondamentale.
Si spinge con i piedi e si spinge anche con il bacino. Ad ogni spinta con i piede ruoteremo il bacino nel senso opposto, mentre saliamo col ginocchio della gamba opposta a qualla che spinge. In questo modo useremo il bacino nella spinta. Importante e´ anche l´uso delle braccia e delle spalle.
Le braccia devono rimanere piegate intorno ai 90°, i gomiti rimangono attaccati al corpo, le mani meglio se aperte ( in questo modo ci sara´ piu´ facile tenere i gomiti vicino al busto) le spalle vanno usate e spingono ad ogni passo. Usare le spalle per spingere e´ importantissimo
Per essere veloce bisogna imparare a correre tecnicamente bene ed a correre sciolto per risparmiare energie ed usarle al meglio solo quando serve.
LE FASI DEI 100M: IL DRIVE/ACCELLERAZIONE
VIDEO: COME CORRERE VELOCE: LA FASE FLY/LANCIATA
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LE FASI DEI 100M: IL DRIVE/ACCELLERAZIONE
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I 100 metri piani sono la gara olimpica all´aperto piu´ corta e veloce in Atletica Leggera. I 100 metri possiamo dividerli in 3 fasi:
- Partenza
- Drive/Fase di accellerazione
- Fase Fly/Lanciata
In questo articolo parliamo della partenza, nei successivi analizzeremo le altre fasi.
Per partire forte e´ di fondamentale importanza impostare al meglio i blocchi in modo da poter "uscire" rapido e potente. Il primo passo rimane quello piu´ importante in una gara di velocita´, sopratutto in un 100 (come nei 60m Indoor).
Il primo passo deve essere potente, si spinge forte e si estende "quasi" totalmente la gamba (piu´ sei veloce piu´ tenderemo a non terminare la spinta) il piede della gamba in avanzamento si alza, rimane rasente al suolo (il piu´ possibile) e si abbassa e spinge nel momento in cui tocca terra.
Lo sgurdo rimane basso, si guarda la pista. Le spalle sono basse e si alzano leggermente ad ogni passo. Tutto questo per circa 10/16 passi per Atleti professionisti anche di piu´, piu´ sei veloce piu´ la fase Drive si allunga.
Importantissimo e´ restare sciolti, si spinge e si usan energie solo nel momento in cui spingiamo, e´ importantissimo stare decontratti nella fase di volo e preparaarsi a spingere al passo successivo.
Se vuoi essere veloce devi imparare in primis a correre tecnicamente bene e ad avere una biomeccanica ottimale, in secondis a a correre sciolto per risparmiare energie ed usarle al meglio solo quando serve.
Una volta terminata la fase Drive, avremo quasi raggiunto la velocita´massimale, il busto sara´ eretto, la testa parcheggiata sulle spalle, il busto e´ alto e si spinge forte con i piedi.
Qui si comincia a correre sul serio, ne parleremo nel prossimo articolo.
Stay tuned!
VIDEO: COME CORRERE VELOCE: IL DRIVE/FASE ACCELLERAZIONE
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I BALZI PER CORRERE VELOCE
Posted by linfordbif in TrainingUno degli strumenti piu´ specifici per i velocisti sono sicuramente i balzi.Con i balzi andiamo ad allenare la forza esplosiva, elastica ed elastico-riflessa della muscolatura estensoria degli arti inferiori.
Quando andiamo ad eseguire i balzi, ad ogni impulso andiamo ad innalzare ed accelerare il centro di gravità, esprimendo valori di tensione molto elevati.
Al momento dell’impatto con il terreno andiamo ad ammortizzare, in questa fase il muscolo (forza eccentrica) va´ ad accumulare energia che viene espressa nella fase di spinta immediatamente successiva (forza esplosiva).
Possiamo suddividere i balzi in diverse categorie:
- balzi consecutivi
- balzi alternati
I Balzi consecutivi:
Nei balzi alternati alterniamo appoggi con entrambe le gambe. I classici sono i balzi tripli, i quintupli ed i decupli alternati. Possiam partire da fermi o con una breve rincorsa. Prendendo una breve rincorsa andiamo ad aumentare la velocita´ di esecuzione, in questo modo potremo lavorare ancora meglio sulla forza esplosiva.
Nei balzi consecutivi eseguiamo i balzi con una sola gamba.
Per eseguire i balzi e´ fondamentale piegare le gambe fino a raggiungere un’angolazione al ginocchio di circa 90 gradi quindi, quindi effettuare uno stacco verso l’alto con la maggior intensità possibile.
Interessante e´ anche la corsa balzata, una via di mezzo tra lo sprint ed i balzi. Nella corsa balzata avremo, in fase di caricamento, un’angolazione al ginocchio ridotta quindi di circa 135 gradi. In questo modo l´esecuzione diventa piu´ veloce.
Se si desidera invece, incidere sulle capacità esplosive e non su quelle elastiche, i balzi devono essere effettuati senza contromovimento.
In questo caso, l’atleta si dispone con gli arti inferiori piegati a 90 gradi e spicca una serie di balzi massimali, risistemandosi nella posizione di partenza dopo ogni singola esecuzione.
Il mio consiglio e´quello di inserire i balzi nel tuo programma allenamento, sempre che tu non abbia problemi di ginocchia, tendini o schiena.
VIDEO: TUTORIAL BALZI: DECUPLI ALTERNATI E TRIPLI CONSECUTIVI
VIDEO: IMPARIAMO A BALZARE: 3 ESERCIZI PER IMPARARE AD FARE BALZI IN MODO CORRETTO
Biffi Daniele
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MATTEO NOCERA, ULTRARUNNER: SERRA DE CONTI (6 ORE), POI PRENDERÒ QUALCHE MESE DI PAUSA
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LORENA BRUSAMENTO, Mondiali a Belfast: _Il sogno si arrivarci si è realizzato ora bisogna raggiungere l'obiettivo!
Posted by linfordbif in TrainingCOSA MANGIARE PER CORRERE VELOCE: L´AVOCADO
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Lo sport di endurance aiuta a sviluppare la resilienza
Posted by linfordbif in TrainingLo sport di endurance aiuta a sviluppare la resilienza, di seguito la testimonianza di un atleta di lunghe distanze Roberto D’Uffizi: “Ho scoperto che riesco a trasformare gli aspetti negativi in positivi, o al limite, a ragionare costruttivamente per la risoluzione di un problema. Quando hai un filo di forza e ti devi ingegnare per arrivare al traguardo, puoi tranquillamente avere la resilienza necessaria per affrontare altre problematiche quando sei in condizioni di relativo equilibrio psicologico e fisico.”
Chi sperimenta le lunghe distanze nello sport sa che per arrivare al traguardo bisogna essere creativi, allenati e pazienti ma anche molto resilienti, saper cercare dentro se stessi le risorse necessarie per percorrere anche gli ultimi metri e arrivare al traguardo. Le esperienze di corsa di lunga distanza poi ti danno la consapevolezza che nella vita i problemi diventano più gestibili, affrontabili, risolvibili.
Ciò che distingue un campione da un atleta comune è la resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo”, che sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia di far meglio, di migliorare gli aspetti in cui ha mostrato carenza. Chi è resiliente, esce rafforzato da una sconfitta, analizza i suoi errori e trova le soluzioni per essere vincente.
Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale. Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l’autoefficacia dell’atleta.
Ci vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di preparazione atletica. Il percorso per raggiungere obiettivi può richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a questi impegni.
Quindi, la cosa importante è decidere le priorità negli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento. Da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più è alto l’impegno.
Si lavora poi sull’autoefficacia personale attraverso la ricerca di passate prestazioni positive, di individuazione di modelli vincenti, di ricerca di feedback positivi.
Anche Trabucchi Pietro spiega come incrementare l’autoefficacia nel suo libro Resisto dunque sono, Corbaccio, a pag. 63: “Bisogna creare delle esperienze in cui l’atleta padroneggi delle difficoltà progressive: sempre più sfidanti ma raggiungibili.”
Come rafforzare le convinzioni di autoefficacia? Ricorda un evento, episodio, prestazione, dove sei riuscito, quali erano le sensazioni? Cosa ha contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
Si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e le risorse per raggiungerlo. E’ importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto, indossare l’obiettivo raggiunto.
Per approfondimenti è possibile consultare il libro O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Aras Edizioni, 2013, EAN: 9788896378991.
5° nella classifica Bestseller di IBS Libri – Sport – Allenamenti sportivi – Psicologia dello sport.
Affinare la capacità di arrivare a un obiettivo senza mollarlo
Posted by linfordbif in TrainingDi seguito alcune testimonianze di atleti che attraverso lo sport sono riusciti a raggiungere obiettivi nella vita e nello sport scoprendo risorse personali nascoste.
Pasqualino Onofrillo, racconta la sua scoperta attraverso la pratica delle ultramaratone: “Credo di aver affinato la capacità di arrivare ad un obiettivo senza mollarlo, in quanto prima che iniziassi a correre ero più fatalista invece adesso mi impegno molto, intensamente (soprattutto mentalmente) a perseguire il risultato prefissato, ovviamente tenendo conto dei miei limiti.”
Importante in caso di prestazione percepita come sconfitta è la motivazione, se un atleta è fortemente motivato nel voler praticare il suo sport che comporta lavori, sacrifici, rinunce, affronterà le sconfitte a testa alta, complimentandosi con se stesso per quello di buono che è riuscito a fare finora, complimentandosi con l’avversario per la bravura dimostrata in quell’occasione, anche perché prima o poi lo trovi uno più forte o che comunque riesce a batterti; in questo caso un aspetto importante del vero campione è la resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo”, che sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia di riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza.
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ALLENAMENTO RIPETUTE PER IL MEZZOFONDO: 1000 800 600 400 200
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ALLENAMENTO RIPETUTE PER IL MEZZOFONDO: INTERVAL TRAINING
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- per i 1500 m 10×200 m (ritmo dei 1000 m) con recupero 200 m,
- per i 5000 m 12×400 m (ritmo dei 3000 m) con recupero 200 m,
- per i 10000 m 25×400 m (ritmo dei 10000 m) con recupero 200 m.